Archive for marzo, 2009

Tutti insieme

marzo 16, 2009

Khatami ha deciso di ritirarsi dalla corsa alle presidenziali in Iran previste a giugno. L’obiettivo è quello di ricompattare il fronte riformista per una candidatura unitaria, probabilmente quella dell’ex presidente Akbar Rafsanjani o del presidente del parlamento Ali Larijani.

Dita incrociate

marzo 14, 2009

(Ce la fa, ce la fa!)

Prima le donnne

marzo 13, 2009

Io mi porterò dietro, dalla Palestina, la convinzione feroce che l’emergenza – lì – sia la condizione delle donne, molto più che l’occupazione e il Muro. Di più, anche, delle piccole angherie quotidiane che lo Stato d’Israele impone agli arabi e ai palestinesi, soltanto come farabutto incentivo ad andarsene: in questi mesi ne ho elencate varie, che non hanno nulla, nulla, a che vedere con la sicurezza.

Così, ogni volta che sentirò qualcuno usare una parola per lamentare (giustamente) l’impossibilità di un profugo palestinese di tornare a vivere nel luogo che più gli piace con le persone che ama, ne chiederò almeno cinque volte tante, di parole, per lamentare che una donna palestinese non possa decidere di amare e sposare chi vuole, perché lei non si appartiere – appartiene ai maschi della famiglia.

Così, ogni volta.

Pienamente d’accordo, Androkos aderisce convinto alla battaglia di Distanti Saluti (nonostante perseveri in quell’orrendo blockquote)

Asilo nido o scuola elementare?

marzo 13, 2009

Se non aveste avuto un atteggiamento sbagliato nei nostri confronti e
non ci aveste ostacolato, l’Iran non avrebbe avuto la necessità di
ricorrere a un programma spaziale e all’energia atomica

Però il nucleare serve solo per riscaldarsi in inverno, eh.

Baci e crisi

marzo 13, 2009

Cosa hanno in comune i Baci perugina e le crisi umanitarie? Duecento milioni di euro, ovvero la quantità di soldi rispettivamente investita dai cittadini italiani per l’acquisto dei cioccolatini e dallo stato per l’assistenza alle crisi nel 2006. Si tratta di uno dei tanti dati riportati oggi dal network Agire nella sede Rai di viale Mazzini, in occasione della firma del protocollo d’intesa con la tv di Stato. Per fortuna ci pensano le singole persone a compensare la grettezza del governo:le donaizoni private alle ong poi investite in assistenza alle crisi hanno raggiunto i 65 milioni nel 2006 e i 70 milioni nel 2007, pari al 90 per cento dei fondi stanziati direttamente dal governo al netto dei trasferimento verso l’Unione Europea.

Brioches del Darfur

marzo 13, 2009

Gino Strada mi ricorda un po’ Maria Antonietta (o Stuart) e tutta quella storia del pane e dei cornetti.

qui nell’ “ambiente” Gino Strada è considerato un buffone alla ricerca di notorietà (basti pensare alla situazione in cui si era infilato in Afganisthan), che gestisce progetti assurdi (un centro di cardiochirurgia all’avanguardia in Sudan, dove una madre su 4 muore di parto e si muore di malaria, di colera e di malattie prevenibili solo dando accesso a acqua pulita e alimentazione regolare… Magari i soldi potevano essere investiti in maniera migliore e con più senso, salvando di migliaia di vite umane e restando nell’ombra piuttosto che andando in giro bullandosi di avere un ospedale all’avanguardia…)

Pp: Androkos attende aggiornamenti e veritiere malignità da Gin Lemon.

Strada per Bashir

marzo 12, 2009

Gino Strada si sta impegnando a migliorare l’opinione che ho di lui, per esempio dichiarando

Il mandato di cattura emesso dal tribunale internazionale contro il presidente Omar al Bashir è grottesco. Come fa un istituto come la Corte che non è riconosciuto dal Sudan ad emettere un provvedimento contro un cittadino sudanese e per di più presidente?

O ancora

La credibilità del Tribunale de l’Aja è così minata per sempre. Inoltre sembra ci sia un accanimento sugli africani. Perché nessuno indaga George W. Bush, per le violenze in Iraq, o Ehud Olmert, per i massacri dei civili a Gaza, o Vladimir Putin, per i crimini di guerra commessi in Cecenia? (…) La corte sembra essere manovrata, indirizzata verso coloro che non sono ortodossi. Insomma sembra quasi che le sue decisioni siano prese in base a un’agenda politica e con profondi pregiudizi

Non rendendosi nemmeno conto che quello che qui si accanisce contro gli africani non è certo il tribunale dell’Aja, ma lo spregevole Bashir, e chiunque alzi un dito in sua difesa, o lo punti su qualcun altro.


Il costo delle scarpe

marzo 12, 2009

Muntazer al-Zaidi, diventato celebre per essersi sfilato le scarpe e averle lanciate contro Bush durante una conferenza stampa, è stato condannato oggi a tre anni di carcere. Rischiava di beccarsene 15, e mi chiedo come abbia fatto il team di 25 avvocati difensori a ottenere la diminuzione della pena vista l’argomentazione del legale di punta  Ehiya al-Sadi, che tra l’altro ritiene le ragioni di al-Zaidi  “honorable”:

He was only expressing his feelings. What he could see was the blood of Iraqis at his feet when he watched the U.S. president speaking about his achievements in Iraq.

Addio al Darfur

marzo 12, 2009

Ne scriverò più approfonditamente appena trovo il tempo, ma la situazione in Darfur peggiora a vista d’occhio: Medici senza frontiere ha appena deciso di ritirare lo staff internazionale dal paese a seguito del rapimento di tre operatori.

E la carne halal?

marzo 12, 2009

Da oggi anche negli ospedali lombardi, come in quelli laziali,  si potrà  scambiare quattro chiacchiere col rabbino davanti a un bel piatto kosher.